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“È solo il momento che ignoriamo, ma ciò non mi fa paura: quando Dio lo vorrà, anch'io lo vorrò."






in ricordo di Joannes Chrysostomus Wolfgangus Theophilus Mozart




Cinque minuti prima dell’una, nella notte tra il 5 ed il 6 dicembre di 229 anni fa, per l’esattezza nel 1791, moriva nella sua casa di Vienna Wolfgang Amadeus Mozart.


Considerato tra i massimi esponenti della musica di tutti i tempi, dotato di geniale talento, WAM iniziò a comporre all’età di cinque anni e mori, molto giovane, all’età di trentacinque.

In questi anni egli compose tutti i generi di musica: dalla musica sacra a quella operistica, dalla sinfonica a quella da camera, ai concerti, alle sonate, alle sinfonie e molto altro ancora.

Il Catalogo Köchel, che è il più importante elenco di tutte le composizioni musicali del Maestro, ne annovera 626, l’ultima composizione è il Requiem, peraltro postuma in quanto rimasta incompiuta a causa della sua morte e conclusa poi dal suo allievo Franz Xaver Süßmayr . Alcuni ritengono, però, che le opere di WAM siano in realtà molte di più perlomeno per quanto riguarda gli spartiti manoscritti in quanto Mozart scriveva di getto e spesso ripeteva la partitura più e più volte.

Ma, a questo punto, molti di noi si chiederanno cosa centri Wolfgang Amadeus Mozart con le Vecchie Province considerando anche che nei suoi molteplici viaggi egli non è mai stato a Trieste. Le città da lui visitate più vicine alla nostra erano Padova e Venezia.

Allora perché ricordiamo Mozart in questo contesto?





Mozart nacque a Salisburgo, nella casa di Getreidegasse, il 27 gennaio 1756 e morì a Vienna nel 1791.












In quel tempo governava sul Regno Austriaco, dal 1740 dopo la morte dell’imperatore Carlo VI ed in virtù della Prammatica Sanzione, la figlia Maria Teresa d’Asburgo, di cui conosciamo la storia e quindi non mi dilungherò su questo tema.

In breve, per gli effetti del matrimonio con Francesco Stefano di Lorena, con la vittoria nella guerra di Successione Austriaca, ed in seguito con la nomina di Francesco Stefano quale Imperatore del Sacro Romano Impero col nome di Francesco I, avvenuta nel 1745, Maria Teresa sarà, ed in parte già lo era, Arciduchessa Sovrana d’Austria, Regina Apostolica d’Ungheria, Regina Regnante di Boemia ed Imperatrice consorte del Sacro Romano Impero. La dinastia per effetto dell’unione con Francesco Stefano diverrà Asburgo-Lorena.

Bene dopo questo piccolo inciso, torniamo al nostro WAM.

Mozart, dunque, nasce nel 1756 nel pieno splendore della dinastia Asburgo-Lorena, quando Trieste-Triest-Trst aveva iniziato, dal 1719, la sua ascesa agli splendori che, inizialmente voluti da Carlo VI con l’isituzione del Porto Franco in quell’anno, poi successivamente con l’opera di Maria Teresa, la città andava espandendosi sempre più.




La lungimiranza della politica teresiana verso la città adriatica fece si che essa aumentò demograficamente in maniera esponenziale tanto da dover far ricorso alla costruzione di nuovi quartieri come il Borgo Teresiano edificato sulle vecchie saline prosciugate e bonificate.





In questo periodo, in occasione di un viaggio a Vienna nel 1762 i bambini Mozart furono ammessi a suonare nella Sala degli Specchi della reggia di Schönbrunn al cospetto dell’imperatrice e di tutta la corte. Dopo il concerto il piccolo Wolfgang saltò in braccio all’imperatrice, l’abbracciò e la baciò. In città non si parlava d’altro che del bambino prodigio. Proprio in quell’occasione, gira voce che, il piccolo Amadeus dopo le manifestazioni d’affetto verso l’imperatrice ed incurante di tutte le rigide norme del protocollo, in quella stessa circostanza, chiese la mano della deliziosa coetanea arciduchessa Maria Antonietta, futura e sfortunata regina di Francia.

Ma la fantastica vita musicale di Amadeus Mozart ebbe come sfondo l'avvicendamento di varie reggenze.

Dopo l’improvvisa scomparsa dell’imperatore Francesco I, nel 1765, si ebbe la co-reggenza di Maria Tersa e del figlio primogenito Giuseppe fino alla scomparsa dell’imperatrice avvenuta nel 1780. Le subentrò il figlio col nome di









Giuseppe II fu una personalità preminente del “dispotismo illuminato” ed oltre a questa caratteristica di apertura fu anche un cultore di tutte le manifestazioni artistiche del suo tempo. Fu un appassionato amante della musica ed estimatore di Mozart al quale affidò molti incarichi musicali. Inizialmente con l’opera Il Ratto dal Serraglio (https://it.wikipedia.org/wiki/Il_ratto_dal_serraglio) in lingua tedesca cercando in tal modo di promuovere anche nel campo musicale la personalità e la cultura tedesca in genere; poi rendendosi conto che la lingua tedesca non era di estremo gradimento per quel genere artistico incaricò WAM di comporre altre opere in lingua italiana come

Anche Trieste-Triest-Trst godrà della lungimiranza dell’imperatore Giuseppe II, egli difatti considerando l’espandersi della città sia in senso mercantile che demografico dette il via al rimodernamento delle rive creando in tal modo il Borgo Giuseppino di cui si può tuttora ammirare i magnifici dei palazzi che si susseguono dalla piazza Grande (ora dell’Unità) fino alla Sacchetta o anche di quelli più arretrati verso la collina di San Vito.

Con il suo successore e fratello Leopoldo II Mozart non ebbe lo stesso “feeling” che ebbe con Giuseppe.

Anche la città di Trieste-Triest-Trst dovette attendere il successore di Leopoldo II, l’imperatore Francesco II che intorno agli anni 1794-1796, come scrive lo Scussa nella sua Cronistoria della città di Trieste “si forma nuovo rione della città di Trieste che dall’imperatore prende il nome di Francesco” ovvero il Borgo Franceschino.

Esso sorse verso nord-ovest in una zona decentrata e venne concepito similarmente al Borgo Teresiano ma con isolati di più ampio spazio, a destinazione prevalentemente residenziale rispetto a quello teresiano che era sorto anche per accogliere magazzini e merci. Negli anni successivi in questo borgo sorgeranno teatri, la bellissima passeggiata dell’Acquedotto (ora viale XX Settembre) e numerosi locali e caffè.


In quelli anni Trieste stava diventando una città al centro dell’interesse mitteleuropeo e centro imprenditoriale dell’impero Austro-Ungarico. La sua popolazione composta da commercianti ed imprenditori, banchieri, assicuratori ed artigiani di ogni tipo era multiculturale, multirazziale e multi confessionale.. Vi giungevano genti da tutta Europa e dai paesi che si affacciavano sul bacino del Mediterraneo per iniziare a Trieste i loro affari o semplicemente per trovare un lavoro che certamente in quella città in quell’epoca non mancava.

La similitudine, forse un po’ azzardata, con Mozart si ricollega all’intelligenza ed acutezza di vedute della dinastia Asburgo e poi Asburgo-Lorena, lungimirante che, seppur guardando i propri interessi , certamente non trascurava quelli dei sudditi o degli artisti ai quali concedeva il proprio favore. Ad ogni modo non bisogna dimenticare il periodo storico in cui questi fatti accaddero.

la famiglia imperiale







Mozart morì poco meno di due anni dopo Giuseppe II ed undici anni dopo Maria Teresa




Mozart al pianoforte suona alla presenza dell'Imperatore Giuseppe II

Non è un elevato grado di intelligenza, e nemmeno l'immaginazione, e nemmeno le due cose insieme che creano un genio. Amore, amore e amore, quella è l'anima del genio.

Wolfgang Amadeus Mozart

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