SETTEMBRE 2017 – SETTEMBRE 2018 UN ANNO DI “NOI DELLE VECCHIE PROVINCE”
Il 15 settembre 2017 ha fatto la sua apparizione su Facebook un nuovo gruppo, il nostro.
Quando nel settembre dello scorso anno, sull'onda dell'entusiasmo per i festeggiamenti che coinvolsero la città di Trieste in occasione del 300° genetliaco della grande Imperatrice Maria Teresa d'Asburgo-Lorena, diedi vita a questo gruppo non avrei mai immaginato che la cosa prendesse piede tanto da coinvolgere amici oltre che dalle Vecchie Province, ovviamente richiamati dal nome del gruppo, pure dalle più svariate regioni italiane e financo da oltre tali confini. Abbiamo superato la quota dei 600 amici e le richieste di adesione si susseguono tutt'ora come ahimè si susseguono anche le defezioni, fortunatamente sporadiche, come è logico che avvenga. Abbiamo accolto nel gruppo amici italiani di varie regioni che volevano apprendere la storia delle nostre terre, e mi pregio di citarle: Calabria, Lazio, Liguria, ovviamente dalla Lombardia in quanto anch'essa territorio ex Asburgico come pure il Veneto ed il Trentino Alto Adige, Emilia-Romagna, Piemonte, Toscana, Puglia, Campania ovviamente il Friuli-Venezia Giulia e, chiedo scusa se ho tralasciato qualche altra regione Italiana.
Ma ci siamo anche spinti oltre e siamo arrivati con i nostri post a coinvolgere amici pure del Belgio, della Germania, dell'Austria, della Croazia, della Slovacchia e della Boemia, della Spagna, della Slovenia, della Svizzera, della Svezia, della Russia e dell’Albania tanto per rimanere in Europa.
Abbiamo, però, amici anche nell'Oman, in Costa d'Avorio, in Argentina, in Brasile e negli Stati Uniti d'America. Alla luce di questi "contatti" e usando un poco di fantasia geografica mi tornano alla mente i contatti commerciali che la Trieste Asburgica riuscì a mettere in atto con il Porto Franco, prima, e successivamente con l'apertura del Canale di Suez alla cui realizzazione diede gran contributo un importante personaggio della Trieste del "mondo di ieri" ovvero il Barone Pasquale Revoltella. Il gruppo è sorto per far conoscere il più possibile ciò che il più possibile è stato tenuto nascosto. Ogni epoca storica ha i suoi avvenimenti che possono essere fasti o nefasti ma, comunque essi vadano a finire, la storia, si sa, la scrivono sempre i vincitori ed i perdenti vengono sottoposti ad una sorta di "damnatio memoriae" facendo si che tutto quello che esisteva venisse cancellato o sostituito da una nuova storia con dei nuovi nomi con delle nuove identità. Questo è quello che è successo alle nostre terre ed agli abitanti delle Vecchie Province. Qui convivevano genti di varie etnie, di varie religioni e di varie lingue. La dissoluzione avvenuta dopo la sconfitta della Grande Guerra ha sconvolto tutto: lingue, tradizioni, religioni, "storia patria" , letteratura e quant'altro è stato livellato dal "padrone" di turno. Ma non solo, anche la convivenza all'interno di questo eterogeneo "contenitore", pacifica ed all'insegna della fratellanza, è stata dissestata innestando odi tra gruppi etnici, religiosi e linguistici.
Il gruppo "Noi delle Vecchie Province" come obiettivo si è imposto quello di far conoscere queste storie a coloro a cui sono state sottaciute postando notizie, fatti, fotografie storiche e quant’altro riporti alla mente quello che le Vecchie Province erano.
Abbiamo instaurato una sorta di collaborazione, da parte nostra, condividendo post, fotografie, notizie e tutte le altre cose pubblicate da gruppi consimili che possono portare un contributo fattivo allo scopo che ci siamo proposti.
Per far questo in maniera più capillare al momento della nascita del gruppo si è deciso di usare un idioma che tutti coloro che hanno chiesto di entrare nel gruppo necessariamente conoscono e questo è la lingua italiana. Ciò ha causato qualche malumore ma anche molte approvazioni poiché si è capito che questo è l'unico modo per potersi aprire agli altri e non rimanere a raccontarci questa storia come fossimo "quattro amici al bar". L' obiettivo è quello di far conoscere e di farsi capire.
A tal proposito voglio raccontare un episodio di vita vissuta.
Per motivi professionali, anni addietro, ebbi modo di frequentare con molta assiduità un anziano signore triestino di nascita, sloveno di famiglia e di cultura e poi italiano della minoranza. In casa usavano parlare la loro lingua ovvero lo sloveno che io, ahimè, non conosco ma educatamente in mia presenza parlavano in italiano. Molto spesso quando mi recavo da Marko, così si chiamava questo signore, erano presenti anche Joze, Marjan e Matej amici di famiglia, triestini di nascita sloveni di cultura poi italiani della minoranza anche loro che abitualmente conversavano in sloveno. Se c’ero io, però, il padrone di casa era categorico ed esigeva che in mia presenza si conversasse in italiano, e diceva loro: ...< amici adeso parlemo in italian perchè Karlo (che sarei io) devi capir quel che disemo>...(non c’è bisogno che traduca)
Questo è voler comunicare, questo è voler farsi capire questo è voler condividere una storia, e questo è ciò che il gruppo NOI DELLE VECCHIE PROVINCE vuole fare.
Ancora una cosa per concludere. Il gruppo si è imposto un limite temporale che è il 1918 inteso come data della sconfitta della Grande Guerra, della dissoluzione dell’Austria-Ungheria e con essa anche delle Vecchie Province.
Qualche volta, specie negli ultimi tempi, abbiamo un po’ sforato forse anche perché il 2018 è l’anno di commemorazione della fine della Grande Guerra quindi necessariamente qualche argomento può travalicare dal limite temporale e di questa non osservanza delle regole mi scuso.
Ho finito.
Ringrazio tutti i 600 e più amici che seguono il gruppo ed in particolare quelli che, più presenti di altri, con i loro contributi rendono il gruppo vivo.
Ad maiora
Gli amministratori ed il moderatore del gruppo continueranno assieme a tutti a divulgare questa storia per onore della verità ed in ricordo e in omaggio di coloro che fedeli alle loro origini hanno sacrificato la vita per la loro patria.